In questo Venerdì Santo 3 aprile 2015 vogliamo ricordare un altro giorno Benedetto. Esattamente un anno fa molti di noi hanno raccolto un Invito per intraprendere un Viaggio in Terra Santa.
Due Spiriti del Sole, Chiara e Sara, ci raccontano la loro esperienza di Amore, Fede, Gioia e Gratitudine di quei meravigliosi momenti.
“Sarei un nulla se non ci fossi te, già lo sapevo ma l’ho capito stando da te, con te.”
Dolcissime queste parole prese dalla canzone Betlemme, una canzone che ormai non racconta solo l’esperienza in Terra Santa dei nostri ragazzi, ma che fa parte della storia di ognuno di noi. Noi, che abbiamo deciso di seguirli e sperimentare la presenza di Dio nella sua Terra.
In quei luoghi vi è “un assedio dei sensi da parte di Dio” e posso affermare infatti che “un senso si è aggiunto alla mia fede: quello del tatto”. Abbiamo toccato e siamo stati toccati, abbiamo osservato e siamo stati riconosciuti, abbiamo sentito i profumi e siamo stati rigenerati. Leggere il testo evangelico è un cammino che richiede fatica, concentrazione e apertura, ma che porta la vita a seguire finalmente la giusta direzione, ad osservare gli avvenimenti dell’esistenza da un’angolazione completamente nuova, sconvolgente e umanamente qualificante. Poter essere col proprio corpo, lì, dove quei miracoli e quei gesti sono stati compiuti è un’esperienza che ogni cristiano deve poter fare per intraprendere sensorialmente quel cammino che la conversione ti chiede.
Questo viaggio è stato occasione di riflessione e di risveglio e i momenti importanti sono stati moltissimi. Quello che più custodisco nel cuore è stato quello della Riconciliazione al Getsemani, un luogo che sussurra il fulcro dell’antropologico cristiano: la consegna, l’abbandono nell’amore. Lì sono stata abbracciata dal perdono di Dio e una forza purissima mi ha riempita dolcemente. Alla fine di questo importante momento ci siamo spostati nella Basilica dell’Agonia e lì un amico speciale mi ha guardato negli occhi e mi ha chiesto: “Sei felice?” Nessuno mai me lo aveva domandato con quella semplicità. Quella è stata una domanda che mi ha scavato dentro e ha fatto sì che potessi affermare a me stessa di essere davvero felice e di aver ricevuto quella pienezza che si alimenta nella corrispondenza amante fra te e Dio, fra te e i fratelli che ti sono stati posti accanto.
Ma questo è stato anche il viaggio che ha cambiato alcuni aspetti della mia vita perché ho ricevuto il regalo che Dio aveva riservato per me da tempo. Infatti ho pregato tanto affinché potessi incontrare degli amici veri con cui condividere la mia gioia in Gesù e la mia fiducia è stata ricompensata. Ho conosciuto uomini e donne che hanno colto la Bellezza e la ricercano costantemente per donare valore alle cose, per renderle vive, nonostante tutto. Loro sono il dono che ho riportato con me a casa e di cui ancora adesso, mentre scrivo, mi sorprendo e mi commuovo.
Guardati dentro e chiediti di cosa hai bisogno, prega, abbi fede, viaggia e infine vivi. E dunque, tu sei felice?
Sara
“Quando chiedi e ormai non credi che ci sarà qualcosa lì per te, ma a in fondo è in quel momento che…”
A un anno dal Viaggio in Terra Santa, posso affermare con gioia che la mia vita è davvero cambiata. Rileggendo il diario che ho tenuto in quei giorni indimenticabili, ritrovo il dubbio e l’incertezza che hanno caratterizzato quel periodo difficile e insieme meraviglioso: laureata poco prima di partire, avevo raggiunto un grosso traguardo, ma rischiavo di non trovare più “la mia strada in salita”. La soddisfazione e il trionfo della corona d’alloro non bastavano ad addolcire l’amara consapevolezza di temere il futuro.
Eppure, ora sono qui. Ho risposto alla chiamata verso un nuovo percorso di studi, lontano dalla mia città, dalla mia casa, in un’esperienza che ha tutto il sapore dell’avventura provvidenziale. Riavvolgendo il filo della memoria, capisco finalmente che tutto ciò non sarebbe stato possibile senza il Viaggio. Lì, tra profonde emozioni e giornate indimenticabili. Lì, dove ho toccato con mano la mia fede e ho pianto di gratitudine. Proprio lì sono stata coinvolta nel progetto della nascente Officina del Sole, un progetto inaspettato, ma da me accolto con entusiasmo e senza calcoli: ci sto! Quel “sì” pronunciato sul pullman in tono quasi di sfida, carico di promesse e speranze, ha dato una svolta decisiva al mio percorso. Ha dato il via a cinque mesi ininterrotti di testimonianze, concerti e ritiri che mi hanno portata a sentire ancora una volta e in maniera chiara la voce del Mister, che parla nel silenzio ad un cuore aperto.
In particolare, durante il primo ritiro dei Capizona, ho vissuto un momento di intensa comunione che mi ha portato a prendere quella decisione fino ad allora solo tratteggiata nella mia mente: proseguire gli studi e da fuori sede. Un salto nel vuoto? No. Un salto pieno di fiducia, “che mi possa guidare in ciò che amo”, con la certezza che lungo la via non sarò mai sola. Ho tutto ciò che mi serve, ma soprattutto ho Chi mi accompagna!
Ho sempre colto la vita con l’immagine di un cammino, e questo ho imparato: se a un certo punto ti ritrovi in Terra Santa, è perché Qualcuno ti vuole lì ed è pronto a trasformare la tua vita… solo se lo vuoi!
Chiara
E voi? Chiara e Sara hanno rotto il ghiaccio, ma com’è stata la vostra esperienza in Terra Santa? Cosa vi portate nel Cuore a distanza di un anno? Condividete anche voi la vostra testimonianza commentando l’articolo!! 🙂