9 marzo: concerto acustico con testimonianza, Teatro Alfieri di Torino

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The Sun in concerto per Pianeta Vita Onlus

Quando abbiamo deciso di chiedere ai The Sun di venire ad esibirsi per la nostra associazione, in pochi di noi sapevano chi fossero. Manuela Caselli, il Presidente di Pianeta Vita li ha voluti e li ha cercati fortemente. Li ha bloccati quest’estate, in Piazza San Carlo all’una di notte; rincorsi e attesi per un po’, ma alla fine si è presentata a loro con l’autenticità che la contraddistingue e ha raccontato del suo sogno e della sua concretizzazione, nato proprio ascoltando un loro concerto. Quel sogno e la sua concretizzazione oggi si chiamano Pianeta Vita Onlus e tra poco compiranno due anni di vita. Due anni “pieni” di sorrisi, forza di volontà e di passione. I festeggiamenti del nostro compleanno sono iniziati un mese in anticipo, proprio con loro, con il concerto­ testimonianza dei The Sun.

Eccoci arrivati al giorno zero: mercoledì 9 marzo, ore 11. Noi dello staff siamo arrivati da circa un’ora, abbiamo bevuto il nostro caffè, abbiamo accolto i ragazzi del service e li abbiamo aiutati a scaricare tutte le attrezzature (e credeteci, sono davvero tante!) e rimaniamo ad aspettare l’arrivo dei The Sun.

Arrivano sul loro camioncino grigio dai vetri oscurati e ovviamente un impavido e simpatico signorotto torinese ha appositamente parcheggiato sulla sosta vietata adibita a carico – scarico merci. Dopo un parcheggio improvvisato con la colonna sonora tipica della mattinata torinese (suonano il clacson per nulla, immaginatevi il concertino per un parcheggio lungo quasi 5 minuti!) è il momento  dell’incontro con Mike e Silvia , Ricky che si presenta palesando da subito la sua esuberante personalità e Matteo sempre gentile, più introspettivo e solitario (ovviamente, se ve lo state chiedendo, il signorotto torinese si è presentato puntuale appena terminato il parcheggio). Saluti, presentazioni, abbracci e via, si scappa da Mac Bun per il pranzo e l’intervista con Claudia e Pierpaolo. Eva ci regala litri di MoleCola, il Mac Bun è pieno e su ogni vassoio ci sono i volantini del concerto. Mangiare sulle facce dei quattro fa effetto, tanto più se alzando la testa ce li hai lì seduti di fronte a te. L’intervista è breve,  ma intensa. Si parla di noi, dei The Sun, del concerto e di “Un invito e poi un Viaggio”. Il collegamento tramite skype con Francesco e Gianluca non funziona, ma basta per salutarli e augurargli un buon viaggio. I conduttori scelgono “Le case di Mosul ” per salutare e concludere la puntata. Finita l’intervista caffettino e si torna a teatro.

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Qui inizia un pomeriggio di corse contro il tempo. Un lavoro di squadra ben riuscito. Tutti danno una mano e ciascuno fa il suo pezzo. Alle cinque arrivano le ragazze dell’Istituto Giolitti, che iniziano a preparare il buffet per la cena; arriva Davide, il presentatore della serata e arrivano i volontari di Solidarietà Insieme, amici pronti ad aiutarci in tutti i nostri eventi… ed è proprio in quel momento che si presentano anche Francesco con il suo sorriso sincero e sereno insieme a  Gianluca con una voce profonda e gli occhiali da sole sempre pronti all’uso. I tempi si stringono e senza rendercene nemmeno conto iniziano ad arrivare gli spettatori. I nostri ragazzi si sentono protagonisti. Fermano tutti gli spettatori, consegnano i volantini e raccontano di noi. Le ragazze si sono truccate, vestite bene e preparate. Per alcuni di loro è il primo spettacolo teatrale della loro vita, per altri il primo concerto live. Il teatro inizia a riempirsi, non c’è più tempo e così Davide sale sul palco ringrazia i partecipanti e le persone che ci hanno aiutato ad organizzare la serata e presenta Manuela, il Presidente della nostra associazione. Con gli occhi lucidi, la voce un po’ rotta e il cuore che batte forte Manuela racconta di noi e del nostro lavoro. Tutti l’aiutano a sbloccarsi applaudendo,  facendola sentire stretta come in un grande abbraccio di gruppo. Per lei è la realizzazione di un sogno e per chi l’ha vista, durante il concerto, la sua felicità era palpabile. Ha pregato, pianto, sorriso e cantato per tutto il tempo, come se fosse a casa perché l’atmosfera profumava di questo, sapeva di casa. Un concerto per tutti , ma una testimonianza talmente profonda da sembrare una chiacchierata solitaria ed intima tra te e loro. Forse è questo ciò che li rende speciali.

I quattro salgono sul palco e inizia Francesco con la sua testimonianza; il volantino, la proposta della mamma e la sua scelta di provare a vedere ciò che viveva al di fuori di lui. Racconta della sua scelta coraggiosa e anche se sono anni che racconta la stessa storia si sente che non è stanco di farlo…

Si alternano le canzoni che li rappresentano e che descrivono la loro “Strada del Sole” alle testimonianze di ciascuno di loro. Matteo racconta di suo padre e del suo esserci nel momento del bisogno senza che lui se lo aspettasse. Gianluca parla di entusiasmo e della derivazione dal greco di questa parola che formata da en e theos si può tradurre con avere “Dio dentro di sé”, degli obiettivi e della realizzazione dei sogni. Ricky è teatrale, ma ad uno sguardo attento si percepisce una grande forza, introspezione e voglia di vivere dettata da un percorso in salita e non semplice. Durante i monologhi emergono personalità e percorsi diversi, alcuni molto lontani tra loro. La cosa straordinaria è che ciascuno è rimasto a fedele a sé stesso. Il cambiamento di vita non li ha fatti diventare qualcosa che non sono. Le loro peculiarità personali sono ben chiare e non si assomigliano, anche se il minimo comune denominatore è lo stesso.

Il concerto dura il giusto e appena finisce ci si ritrova tutti fuori dai camerini e qui un fiume di persone li aspettano per salutarli, per chiedere loro autografi e fotografie insieme. Tutti e quattro sono felici di incontrare le persone e di realizzare un loro desiderio. Il teatro si svuota di nuovo e tutti lavorano per smontare il palco nel minor tempo possibile.

Ci ritroviamo di nuovo soli , stanchi ma con il cuore pieno. Si spengono le luci, si chiudono le porte e il loro pulmino si dirige verso gli alloggi che li ospiteranno per la notte. Lo spettacolo non è finito e rimane custodito negli occhi di tutti coloro che hanno partecipato e nei cuori di chi li ha voluti accogliere.

 

Chiara Operti

N.B.: tutte le foto presenti in questo articolo sono state scattate da Andrea Novello. La Redazione dell’Officina del Sole ci tiene a ringraziarlo per il meraviglioso lavoro svolto!

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