3-4/12/16: la magia del III° Raduno Nazionale dell’Officina del Sole
Si inizia a vivere #RadunOfficina, III Raduno Nazionale dell’Officina del Sole, qualche minuto prima delle 19.30 all’ingresso del Revolution. Gli Spiriti del Sole riescono a scaldare l’atmosfera anche nel parcheggio, con sorrisi, abbracci e mille emozioni da condividere.
In fondo si arriva da ogni parte d’Italia e d’Europa, di cose da dirsi ce ne sono… soprattutto c’è lo stare vicino condividendo quei minuti d’attesa per entrare.
L’apericena, tra un morso e l’altro al magnifico buffet, è un susseguirsi di saluti, aneddoti, risate quasi ad azzerare i km che normalmente ci separano.
Lo spirito dell’Officina del Sole si sente a pelle perché ovunque ci si giri all’interno del locale c’è tanta bella energia, pronta a scatenarsi. Il calore e la gioia vissuti durante l’apericena si potrebbero racchiudere in un pensiero “mix di emozioni”, emozioni che speriamo abbiano vissuto anche Yousif e Farah, fratello e sorella scappati insieme alla famiglia dall’Iraq.
Tra mille risate, foto e chiacchiere il tempo è volato e l’apericena finito… è tempo di scatenarsi e cantare. 😉
Il 19, stasera, ha il sapore di un numero magico. Se il “prima” ti ha proiettato nelle atmosfere di un concerto speciale e il “durante” ti ha fatto immergere in un’esplosione di vita, il “dopo” ti catapulta in un mix di euforia, entusiasmo, consapevolezza e condivisione. Da cuore a cuore. L’ordinario diventa, a tratti, straordinario: gli abbracci, i saluti, i sorrisi, gli sguardi hanno quel qualcosa in più che fa davvero la differenza. La musica continua a scandire ogni momento: si balla, si canta, si salta, si parla o ci si rilassa con coloro che, ormai, sono diventati compagni di cammino, con i conoscenti, con i volti nuovi. E’ la gioia piena dello stare insieme.
Il locale è ancora stracolmo ed è un arcobaleno di anime. Rimani piacevolmente stupita dal constatare che si respirano armonie non consuete: ti trovi in uno spazio condiviso i cui protagonisti sono preti dai volti cari e familiari, ragazzi con la mise tipica degli amanti dell’hard rock, giovanissimi che diventano simpatici ambasciatori della bellezza dei “free hugs”, giovani e “diversamente giovani” animati da una grande carica vitale. E allora non puoi non pensare che i The Sun, forti di quell’ispirazione continuamente colta e accolta che viene dal Compositore di ogni spartito, sono la colla di tutto ciò. Ti si stampa in faccia un gran sorriso.
Ed ecco che arrivano, uno per volta, Matteo, Gianluca, Riccardo, Francesco. Ed è ancora festa. Guardi chi li sta salutando e chi attende di farlo. Pensi che, oltre alle loro capacità artistiche, la grande forza di questi ragazzi è la capacità di farti sentire casa. Ti guardano negli occhi, ti accolgono negli abbracci, diventano famiglia. Ridi con loro, ti commuovi con loro, rifletti con loro: ogni attimo, pur se breve, diventa prezioso. Tutto è straordinariamente naturale e tu hai la sensazione di essere proprio dove dovevi essere. Nel cuore senti marchiata ognuna di queste parole: “siamo per sempre come un ideale, come una poesia scritta nel vento diventa energia”. Ti auguri che questo vento possa sempre accarezzarti e che l’Officina del Sole possa sempre esserne custode.
Piano piano, il locale comincia a svuotarsi e realizzi che è arrivato il momento dei saluti. Alcuni rientreranno a casa, altri si fermeranno per vivere gli ulteriori momenti di condivisione previsti per il resto del weekend. Nel cuore si mescolano felicità, gratitudine per le emozioni provate e dispiacere perché le cose belle finiscono sempre troppo in fretta (anche se sei al Revolution da circa otto ore!). La stanchezza dovuta alle ore di viaggio e al fatto che tu rientri nella categoria dei “diversamente giovani” si fa comunque sentire e le occhiaie diventano visibilissimi solchi in cui affondano le palpebre semichiuse. Però non te ne vai e aspetti che, gentilmente, invitino te e gli altri irriducibili a lasciare il locale perché è già passato l’orario di chiusura.
Mentre col cuore a mille e con alcune compagne ti rechi nella Cappellina dell’Adorazione Perpetua, pensi che, in fondo, non è un addio, ma è solo un “arrivederci” a domani. E “il domani” è già tra pochissime ore.
Il giorno dopo la lunga notte dei festeggiamenti, l’appuntamento per i nostri Spiriti del Sole è alle 12.30 all’oratorio della Parrocchia di S. Maria Assunta di Bassano, per condividere il pranzo. A poco a poco la sala si riempie con i “superstiti”; c’è ancora del tempo da trascorrere in amicizia e fraternità. Nonostante le poche ore di sonno, non mancano sorrisi, abbracci, battute e risate.
Alle 15.30 la giornata si chiude in bellezza con la Messa, guidata da Don Federico Fabris, Padre Gabriele Pedicino e Don Samuele Battistella e animata dalla bellissima novità in casa Officina delle Famiglie del Sole, per ringraziare Chi ha voluto e permesso tutto questo.
Don Federico introduce la celebrazione con un oggetto donatogli il giorno prima che serve per richiamare l’attenzione, facendo riferimento al Vangelo del giorno, nel quale Giovanni Battista annunciò la venuta di Gesù Cristo, invitando chi incontrava a preparare la via al Signore. E sullo stesso filo si è incentrata l’omelia di Padre Gabriele, che presta servizio a Tolentino, nelle Marche, zona colpita dal terremoto e luogo caro a noi Spiriti del Sole: ha così attualizzato il messaggio del Vangelo, ponendo l’attenzione sul richiamo che anche la natura fa per un più attento rispetto del Creato, sottolineando che questo Avvento possa destarci dal letargo della sola cura verso noi stessi per farci alzare lo sguardo verso l’altro e tutto ciò che ci circonda.
Le nostre Famiglie del Sole hanno pensato anche ad un segno da distribuire agli Spiriti del Sole: una “carta” speciale, con l’acrostico della parola Compleanno; ad ogni lettera corrisponde una caratteristica da fare propria.
A conclusione della Messa è tempo dei saluti: ci si abbraccia grati per quanto vissuto e per un rinnovato Spirito che ogni esperienza vissuta nell’Officina dona grazie a Chi guida questo bellissimo progetto e alla voglia di condividere e stare insieme.
Photo Credits: Meri Bertolo, Elena Basso, Helena Schoorens
Video Credits: Marco Goffi
Redazione.Fun