The Sun 4 Amnesty International – Festival “Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty”

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The Sun 4 Amnesty International

Amnesty International è un’organizzazione non governativa che opera nel panorama internazionale a difesa dei diritti umani. Scopo primario dell’associazione è la promozione del rispetto di tali diritti, sanciti nell’omonima Dichiarazione, attraverso la denuncia e la prevenzione delle violazioni. Oggi i suoi sostenitori sono più di 7 milioni in 150 Paesi, di cui 65.000 in Italia; eppure, all’inizio, tutto è partito solo da un uomo e dal suo desiderio di giustizia.

È il 1961 quando l’avvocato inglese Peter Benenson indice una campagna per l’amnistia dei prigionieri di coscienza, ossia quelle persone che si trovano in carcere non per azioni violente, ma a causa di caratteristiche personali quali razza, religione, lingua, orientamento sessuale o credo politico. La sua azione scuote gli animi di decine, centinaia, migliaia di persone e da qui nasce Amnesty International, che nel 1977 viene insignita del Premio Nobel per la pace e nel 1978 del Premio ONU per i diritti umani.

Esattamente vent’anni dopo, nel 1998, un gruppo di giovani volontari italiani accomunati dalla passione per la musica decide di diffondere e promuovere i valori dell’associazione attraverso questo potente strumento: nasce così il festival “Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty” . Si tratta di un evento unico e decisamente fuori dagli schemi: l’obiettivo infatti non è raccogliere fondi, bensì rendere la musica protagonista della difesa dei diritti dell’uomo, anche attraverso un concorso per band emergenti. La manifestazione cresce e nel 2003 il Meeting delle Etichette Indipendenti la premia Festival dell’anno. L’anno successivo, sempre nel contesto del M.E.I., i Sun Eats Hours vincono il titolo di Miglior punk-rock band italiana nel mondo. Che la loro presenza a “Voci per la libertà” 2016, come The Sun, sia il segno di un destino venuto al dunque?

Le case di Mosul è un brano che si erge a simbolo di questo prezioso connubio tra musica e diritti, cementato da una comune aspirazione all’universalità del sentire. E’ un grido d’amore, un anelito di pace e di libertà che, sabato 16 luglio, sentiamo riecheggiare a Rosolina Mare (Rovigo). Una serata speciale, introdotta da un intenso momento di preghiera: “Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date” (Mt 10, 8).  Poche righe del Vangelo, una riflessione fatta a cuore aperto e, poi, il silenzio. Le parole che seguono sono assolutamente spontanee,  accomunate dalla forte necessità di ringraziare per il dono che ci è stato fatto: l’Officina è per tutti noi non solo un momento d’incontro, ma un’opportunità per testimoniare il Bene e per costruire Qualcosa di più.

Con il cuore alleggerito torniamo tutti sotto il palco, aspettiamo fino a quando…”Ta-tata. Ta-tata”: le mani iniziano a battere, i cuori cominciano a sincronizzarsi con quel ritmo che apre ogni serata. I The Sun salgono sul palco ed è subito Energia, Passione, Entusiasmo. Balliamo e cantiamo, portando negli occhi i sorrisi di chi è lì con noi e, nel cuore, quelli degli amici che questa sera non ci sono e vorremmo avere al nostro fianco. La musica carica, avvolge, rafforza.

Arriva il momento de “Le Case di Mosul”: le voci sono quasi strozzate. Ogni parola risveglia il ricordo dei terribili eventi dei giorni scorsi. “Dov’è l’Amore?”: la grandissima domanda che si alza al cielo… Con essa si innalzano i cuori che abbiamo preparato, assieme alle parole #IOCREDOINTE. Cantiamo questo brano come se fosse una preghiera: “Nessuno risponde, ma io credo in Te”. Non vogliamo lasciarci abbattere dal Male che c’è nel mondo, non vogliamo lasciarci fermare dalla paura. Siamo qui per lottare, per vivere, per amare.

Chiudiamo la serata prendendoci per mano, recitando il Padre Nostro e accogliendo nel nostro cuore quanta più Luce e quanta più Dolcezza possiamo. Ognuno le userà per colorare la propria vita e le porterà alle persone che gli stanno vicino. Tutti noi cercheremo di donare quanto abbiamo ricevuto stasera. E tutti noi aspetteremo con gioia la prossima volta in cui potremo abbracciarci: Officina è una grande famiglia e per questo non possiamo far altro che dire “Grazie per tutta la Luce!”.

Sarah Libanore e Redazione lato In-Formazione

Hanno collaborato a questo articolo:

per la Redazione: Chiara Spinelli, Michele Manfredi, Teresa Taurino, Giulia Osenga, Federica Bigi, Emanuele Conforti, Elisa Zaffaroni, Antonietta Bontempo

per il Laboratorio Foto: Valeria Toti

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