Riviviamo Un Invito Poi Un Viaggio 2016 – Venerdì 8 aprile
Ogni giorno riserva nuove sorprese. Qui il rinnovo delle promesse matrimoniali … non avrei mai pensato: “Io accolgo te come mio sposo, con la grazia di Cristo prometto di esserti fedele … “ e la gioia è culminata all’Hogar Nino Dios. Siamo tutti famiglia! (Chiara Del Menico)
Sentire Suor Donatella dire che per loro il Natale accade tutti i giorni quando si vede una famiglia riunita in una stanzina piccola di un ospedale poiché il bambino ha bisogno di cure fa riflettere. Quanto sono stata fortunata io? Me ne sono resa veramente conto all’Hogar Ninos Dios. (Elisa Festa)
Ognuno ha una sua croce da portare e un cammino da fare con essa. La sofferenza è qualcosa di inevitabile e di personale, ma c’è sempre la possibilità di essere Cirenei per l’altro, per chi è nella malattia, per chi vive il suo essere diversamente abile, per chi vive in una prigione a cielo aperto. (Suor Donatella Lessio)
Getsemani. Porto con me il momento di riflessione e il momento dello scioglimento del “nodo” e il sorriso di Don Samuele dopo aver sciolto il mio “nodo”. (Mauro Rossetti)
Gerusalemme è piena di vita e colori ma Don Natale sa farci raccogliere sulla Via dolorosa dove Tu fai nuove tutte le cose. Così fanno SisterD e AbunaM: ci accompagnano nella dolorosa realtà dei bambini sfortunati di Terra Santa: fatta pero’ anche di luce, sorrisi e … miracoli! mi riprometto di non dimenticarvi mai. (Beatrice Brambilla)
Hogar Nino Dios e Caritas Baby Hospital. Emozioni mai provate. Ringrazio, piango e rido perché so che Gesù è nei sorrisi e negli sguardi di tutti i miei fratelli. Rosario al muro, seminiamo il Bene che crescerà sempre di più! (Silvia Andreoli)
Incontri e testimonianze. Muri che non si spostano, allora si costruisce accanto: si costruiscono amicizie più forti e resistenti di ogni muro, si costruisce speranza, impegno, promesse. (Giorgia Veneziano)
L’incontro con le vere leggende dei nostri giorni… quanto vorrei che fossero loro le persone perennemente inseguite dai paparazzi! (Ilaria Coledan)
Abituata alla mia vita confortevole e ai bambini del mio paese che fanno i capricci pur avendo tutto, sono stata davvero scossa dalla realtà dell’Hogar. Nonostante la difficile storia, l’amore che qui ricevono è un insegnamento per tutti: basta il coraggio di pochi per rendere speciale anche una situazione così complessa. (Sarah Libanore)
Il Caritas Baby Hospital, l’Hogar e il Muro ti sbattono in faccia un pezzo di realtà e vita della gente del posto con tutte le problematiche connesse alla situazione politica del paese. Tutto ciò ti interpella e sai che non potrai più non pregare per la pace nel mondo e in Terra Santa. (Roberta Crespi)
Chiesa di Betjala, messa e rinnovo delle promesse matrimoniali…l’amore, la fedeltà, la famiglia…quel lumino acceso e offerto in dono all’altare…un’emozione forte mi ha preso il cuore, non so darle un nome, credo di aver sentito solo che amare ed essere amati davvero da qualcuno, per sempre, sia la cosa più bella della vita. (Lorena Biondi)
Tornare all’Hogar e al Caritas e vedere i “Gesù Bambini” così cresciuti dopo solo 10 mesi dalla mia ultima volta qui a Betlemme con loro è una Gioia. Riabbracciare le Suore del Verbo Incarnato, sentirmi chiedere: “Quando torni a fare missione qui?”. Presto, sister, presto. Qui sono a Casa. (Meris Angelini).
Le ineguagliabili emozioni di Betlemme: il Caritas Baby Hospital, l’Hogar Nino Dios, il Santo Rosario presso il famigerato muro… un “bagaglio” tale, destinato a non esaurirsi in questi giorni. Uno sprone a muoversi concretamente e personalmente… con l’aiuto di Dio. (Cristiana Moretti)
Svegliarsi alle 04.45, fare mezz’ora di strada a piedi e potersi fermare in adorazione in assoluta pace davanti a quella stella dove è nato il Salvatore: non ha prezzo. (Luca Zazzera)
La Via Crucis è quel rito che rinnoviamo tutti i venerdì di Quaresima, ma solo quella di Gerusalemme è quella vera! Essere liberi è un dono, i Palestinesi sono isolati da un muro di 8 metri che noi possiamo abbattere con la preghiera. (Matteo Fornari)
Pur rivivendo la Via Crucis non mi sono reso conto quanto questa sia attuale oggi fino a quando non ho potuto vedere i bambini del Caritas Baby Hospital e dell’Hogar Ninos Dios scoprendo nonostante tutto quanto con i loro occhi sprigionino Amore da inondarmi l’anima. (Saverio Borghi)
«Un giorno senza sorriso è un giorno perso.» (Charlie Chaplin) Toccare con mano la realtà di una terra che non ha pace. Toccare il muro, sentire parole, vedere volti, leggere occhi. Incontrare bambini, che ti guardano e sorridono nonostante tutto. Ti senti con le mani legate, e capisci quanto davvero vale la tua libertà. (Eleonora Gentili)
Gerusalemme: via Crucis facendo lo stesso percorso di Gesù. Emozioni fortissime. Visite all’Hogar Ninos Dios e al Baby Caritas Hospital: ho pianto per l’Amore che le suore donano ai bimbi ospiti nella struttura e nel vedere la voglia di vivere che hanno quei piccolini ricoverati all’ospedale Recita rosario al muro. (Giorgia Veneri)
Pregare liberamente la Via Crucis tra case, mercati, vicoli, piccole cappelle, passanti, turisti e soldati di altre religioni e lingue, è un altro privilegio. Percorrere con i miei piedi le strade percorse da Gesù, un grande privilegio. Il muro e chi lo sorveglia fanno paura e quando siamo stati a pregare proprio là sotto, un senso di inquietudine mi ha accompagnata per tutto il tempo, pregando ho chiesto più coraggio e più forza per tutti noi. (Franca Viarengo)
Andando al Caritas Baby Hospital non avevo proprio idea di cosa andavo ad affrontare. Vedere bambini che lottano per la vita, contro le malattie, mi ha toccato veramente il cuore, perché loro vogliono vivere. Pensare che si può decidere di uccidere un bambino, che ha un tale amore per la vita sembra impossibile. (Gloria Ballini)
Stamattina ho cercato di vivere la via Crucis nel raccoglimento, ma la normalità delle vie della città santa ti porta alla distrazione: penso che è proprio così anche nella vita quotidiana. Ma il momento più significativo, che mi porterò sempre dentro, è la spinta, con tutta la forza e la rabbia di 200 persone, al maledetto muro. (Luca Echerle)
La visita all’Hogar Nino Dios e il Caritas Baby Hospital. Un gesto di solidarietà e di presenza. Perdermi per ritrovarmi. Un momento tanto atteso. La testimonianza di Suor Donatella e il suo “Noi ci siamo”. Poche parole, chiare, senza possibilità di equivoci. NOI CI SIAMO! (Daniela Vitale)
«C’è chi lotta perché ha visto da sé la bellezza di un mondo più giusto.» Cit. The Sun (Alice Cordenos)
I vicoli di Gerusalemme con gli odori più strani, il vociare, la mercanzia hanno fatto da contorno alla nostra via Crucis, il rinnovo delle promesse matrimoniali a Betjala assieme alle altre coppie hanno rinforzato e dato nuovo vigore al nostro amore! Amore immenso che diventa realtà all’Hogar e al Baby Hospital. (Luisa Pierantoni e Andrea Tollardo)
Via Crucis ripercorrendo i suoi passi, tra altre vite e altre fedi. Nel pomeriggio visita al Caritas Baby Hospital e Hogar Nino Dios, quanta forza e amore nelle parole di Suor Donatella e Abuna Mario, e nei loro piccoli Gesù. Il Rosario lungo il muro, dove c’è un simbolo di separazione, noi ne avevamo uno di amore. (Rita Covre)
Quel muro, un gigante che resiste al nostro spingere… ma prima o poi cadrà e sarà Luce! Perseveranza! (Elena Basso)
La via Crucis nelle strade affollate di Gerusalemme, quelle stesse strade che Gesù ha percorso prima di morire per noi e le testimonianze vive e forti di Abuna Mario al Hogar Ninos Dios e quella di Suor Donatella al Caritas Baby Hospital. (Chiara Fornari)
A Betlemme siamo andati a visitare l’Hogar Nino Dios, una casa che accoglie bambini con handicap, senza distinzioni di razza o religione. È stato bellissimo poter giocare e cantare con loro e il vedere che erano felici mi ha fatto piangere per la commozione! (Beatrice Borgo)
Argh… è stato il giorno della messa degli sposi? Aaargh… quella del nodo slegato?! Che botta ragazzi! Meno male che avevo un mucchio di nuovi amici vicino che… fiuuuu “…me fasì pianzere sempre!!! …non l’è mia possibile!!” ;p (Alberto Rettondini)
Beit Jala – S. Messa con rinnovo delle promesse matrimoniali: Due sposi che si amano sono un dono l’uno per l’altra, sono l’immagine più vera dell’Amore di Dio verso l’umanità gioia per loro ma… altro nodo in gola. Caritas Baby Hospital e Hogar Nino Dios e testimonianze… altra riga di “perché?”. (Francesca Sergioni)
Dopo aver terminato la recita del rosario, abbiamo fatto una catena umana e abbiamo spinto con forza quel muro della vergogna. Tutti uniti per la stessa causa! “Abbattiamo i muri del nostro cuore!”. In quel momento ho spinto con rabbia quel muro. Rabbia che poi ho trasformato in speranza e in preghiera. (Cristina Gamba)
La visita all’Hogar Ninos e al Caritas Baby Hospital mi ha fatto capire quanto siamo fortunati e di quanto ci lamentiamo per delle sciocchezze. #naso #bolledisapone #pagliacci #farmaci Nel pomeriggio siamo andati a sparare “Ave Maria” contro il muro. (Anita Bonato)
Grazie all’incontro con il muro, ho potuto toccare con mano una realtà, che mi ha fatto riflettere nel profondo. Le testimonianze, gli sguardi, i murales, il gate, fanno capire le ingiustizie e le sofferenze di un popolo, che ha la forza di sperare, di far sentire la propria voce e lottare per un futuro di pace. (Federica Dissegna)
Visita alla Stella (in pochi) all’alba, poi Gerusalemme, il profumo della pietra al S. Sepolcro… Il rinnovo delle promesse matrimoniali nella messa, ma soprattutto i bambini di Betlemme al Caritas, la loro voglia di vivere, e poi all’Hogar, dove i loro gesti e i loro sguardi sono stati un dono enorme. (Stefania Gianatti)
Il fare memoria della passione e morte di Gesù ci ha obbligati a confrontarci con la sproporzione enorme dell’Amore di Dio per noi. Gesù non ha dato “qualcosa”, ha dato tutto. Gesù ha fatto la sua scelta, una scelta consapevole e definitiva; una scelta che si può riassumere con queste poche parole: “Non si discute, si ama”. (Francesca Leoni)
Mesi e mesi per capire dov’è e cos’è Misericordia. Dovevo trovarla qua, a Betlemme. L’Hogar e il Baby Hospital…mani e cuori protesi verso la Misericordia. Corpi e Anime donati completamente al prossimo, all’azione del Misericordioso. Che botta…sarò mai un cristiano così? (Samuele Buson)
Gerusalemme, Betlemme. Nel sepolcro, qui la terra ha toccato il cielo: la speranza, la vita eterna, è quella la nostra meta. Poi l’ospedale, l’Hogar, il muro … non capisco nulla. (Giovanni Martinelli)
Passiamo il muro e mi sento catapultata in un’altra realtà, il pellegrinaggio assume una diversa consapevolezza, un altro modo di vedere questi luoghi e forse anche la vita stessa grazie alle visite all’Hogar Nino Dios e al Caritas Baby Hospital grandi esempi di umanità e di fiducia nella Provvidenza. (Laura Masiero)
Vedere e sentire le storie dei bimbi ha smosso in me profonda empatia per questo popolo. Da infermiera mi sento strettamente legata all’operato di Suor Donatella e Abuna Mario, saranno i colleghi più speciali mai conosciuti prima d’ora. Ribrezzo, rabbia e sgomento per il muro che rinchiude in una prigione a cielo aperto milioni di persone. Il Rosario qui è stato il più intenso mai recitato. “Ogni Ave Maria che qui si prega, è un colpo sparato per abbattere il muro” diceva suor Donatella. (Melinda Dalla Libera)
Svegliarsi alle quattro e mezza del mattino, quando il sole non è ancora sorto, è uno sforzo che si riserva solo per le grandi occasioni: poter trascorrere un’ora nella grotta dove Lui è nato, ti scrolla di dosso tutta la superbia e le manie di grandezza che ti porti dentro e ti fa sentire piccolo. (Aurora Pagliocca)
Rinnovo delle promesse di matrimonio. Gesù ti dono il mio cuore insieme a quello del mio fidanzato perché con te, nella tua luce possano essere un unico cuore. Spingere il muro con la forza dell’uomo e la potenza del Rosario. Abbattere i muri nelle nostre relazioni. (Laura Bovenga)
Sentiamo, con la Tua Grazia, di voler rinnovare il nostro SI, affidandoci completamente alla Tua volontà, ovunque vorrai condurci… una visita troppo veloce per ricordare tutti, ma sufficiente per ricordare due occhi e un sorriso, un nome rimasto nel cuore: Sabrina. (Emanuela Fiorelli)
Spezza il cuore conoscere la realtà dei bambini che sono nel Caritas Baby Hospital e vedere nell’ Hogar Ninos Dios, bambini speciali che la società ha respinto senza pietà. Angeli che hanno solo bisogno dell’amore sconfinato. Per fortuna, come San Giovanni di Dio, ci sono ancora persone ospitali per aiutarli. (Maria Manuela Cerca Neves Alves e Maria De Lurdes De Seabra Santos)
Visitando Gerusalemme e vedendo le tante contraddizioni di questa città, ho pensato che Gesù e’ voluto nascere in queste terre dove era ed e’ ancora oggi più difficile la sua missione. (Roberto Rossi)
La recita condivisa del rosario sotto il muro di separazione e la catena “di abbattimento” mi hanno commossa profondamente. Abbiamo detto NO a questa assurda ed insensata ingiustizia. Non possiamo più tacere, ma dobbiamo pregare, credere e sperare che un futuro migliore sia possibile! (Katia Bertorelle)
Ripercorrere la via crucis a Gerusalemme, oggi come duemila anni fa, nel frastuono indifferente della vita quotidiana, mi dice che, sta a me la scelta. (Giovanna De Pasquale)
Gerusalemme via Crucis: Dio diventato Uomo è Morto per Noi. Esiste Amore più Grande? (Francesca D’Orazio)
Le parole non riescono a dire quanto sono riuscita a toccarTi! Fuori dal tempo, dagli schemi, dalle abitudini, tutto come un disegno disegnato già dalla Creazione e per l’Eternità. Ma come facevi a sapere che oggi sarei stata qui? Ci hai condotti fino qui per SIGILLARCI nuovamente. Grazie Davide. Sono in ginocchio. (Laura Parma)
Quale gioia nel rinnovare le promesse matrimoniali insieme a mia moglie Laura e a Gesù. Quando ci siamo sposati eravamo “solo” in due mentre nel rinnovo delle promesse abbiamo ringraziato il Signore per averci aspettato e fatto capire che è fondamentale essere in tre: noi e Lui! Ora sì, in tre siamo invincibili! (Davide Mussoni)
I momenti più forti sono stati l’Hogar Nino Dios e Caritas Baby Hospital. Dio che accarezza i bambini e che li accudisce, gli prepara un posto nella Sua casa. E’ stato forte ripensare a com’era il mio fratellino prematuro un anno fa. Tristezza, compassione e preghiera. (Giulia Mussoni)
Mettersi alla pari dei bambini disabili mi ha fatto un po’ soffrire perché alcuni hanno la mia stessa età, ma non la stessa fortuna… (Nicolò Mussoni)
Non ho mai visto un amore tanto grande tra un padre e un figlio, come quello che ho visto a Betlemme. Ho accarezzato, baciato e abbracciato Gesù Bambini. (Marta Della Torre)
Accanto a Gesù, vivo i suoi passi, i suoi respiri affannosi man mano che si prosegue, le urla della folla che dapprima lo osannava, poco dopo aveva gridato Crocifiggilo! E mi inchino davanti al ricordo dell’incontro con la Madre … Sono qua io…il Rosario al Muro di Betlemme è una via Crucis attuale degli uomini di oggi…Prego per la Pace (Filomena Bartolotta)
La tenerezza dell’Hogar Nino Dios, l’amore del Caritas Baby Hospital e la forza delle Pietre Vive che fanno venire quel nodo alla gola che non va più via. (Mariana Bonato)
Trascorrere ogni giorno del pellegrinaggio con in mente il cantico dei Cantici e leggerlo di sorpresa al termine della via crucis, proprio di fronte al Santo Sepolcro… Maria Chiara si trasforma in una fontana! Troppo banale e scontato dire poi che i bambini hanno finito di colorare e profumare quella giornata??? (Maria Chiara Lucci)
All’interno del Santo Sepolcro scorgo la profonda fede che anima persone di diversa etnia ed estrazione sociale e medito sul dono della Vita eterna e della risurrezione finale. Con questa luce rivedo la mia vita, è la stessa che ha illuminato quella tomba vuota che avrò il privilegio di sfiorare con le mie stesse dita. (Gabriella Cortese)
L’Hogar e il Baby Hospital: finalmente riabbracciare i bambini! Quando vivi con meno realtà di sofferenza tali, non vorresti lasciare più quei sorrisi innocenti. Torni a casa e non puoi dimenticare. Sono solo una piccola goccia in un oceano, ma nei pensieri, nelle preghiere, io sono con voi! E voi siete indelebili dentro me! (Ambra Pieroni)
Gerusalemme conserva ancora oggi tra le sue pietre la grande forza della sua storia. E’ la città che ha visto compiersi l’atto d’amore più grande che esista. “Ma gli uomini non l’hanno riconosciuto”. Queste parole riemergevano costantemente, osservando, toccando e calpestando ogni via ed ogni pietra. (Martina Segatto)
Particolare è stata la via crucis per le vie di Gerusalemme e provo ad immaginare a quanto dev’essere stata fervente circa 2000 anni fa. Inoltre vivo tante belle emozioni durante la celebrazione nella Chiesa delle Nazioni e il suo passaggio attraverso la porta santa. (Giannina Cortese)
Dopo la consegna di un piccolo lume abbiamo pregato per la guarigione di noi stessi e delle persone a noi care ed ho capito che quella forza che mi aveva sostenuto fin d’ora non era solo mia ma arrivava proprio da chi non mi aspettavo. In questo giorno ho compreso la potenza della preghiera come rifugio sicuro. (Valentina Crema)
È stata una giornata ricca di emozioni, dal ripercorrere la Via Crucis a conoscere le realtà del Caritas Baby Hospital e dell’Hogar Nino Dios; ma sicuramente la più forte è stata percorrere il muro di Betlemme tutti insieme recitando il rosario. E ogni venerdì d’ora in poi sarò a quel muro con la preghiera! (Benedetta Morosini)
Mi è rimasto molto impresso lo spirito condiviso nella celebrazione delle promesse matrimoniali, l’emozione dei giovani nel vedere le coppie rinnovare il proprio amore è stato stupendo…lo Spirito era fra noi, quasi palpabile, e poi il rosario al muro di divisione il calvario del giorno d’oggi, quanto dolore … (Fiorella Fiorese)
Hanno collaborato a questo articolo:
per la Redazione: Meris Angelini, Emanuele Conforti, Elisa Zaffaroni
per il Laboratorio Foto: Sara Conte, Elena Basso, Michele Battista