30/09/2017 – The Sun a Sondrio
«Hi Francesca!I would like to express my gratitude to you and all your team for such a wonderful trip to Sondrio. This was the best concert I have ever had and I was able to accomplish all my dreams. Thank you so much for everything. I spent a wonderful time with all of you! Best wishes, Diego».
«Ciao Francesca! Vorrei esprimere la mia gratitudine a te e a tutto il tuo gruppo per un così bel viaggio a Sondrio. Questo è stato il miglior concerto che abbia mai visto e sono riuscito a realizzare tutti i miei sogni. Grazie mille per tutto. Ho trascorso del tempo meraviglioso con tutti voi! I migliori auguri, Diego).»
È domenica mattina quando ricevo questa mail da Diego, un ragazzo uruguayano trasferitosi a Londra per motivi di studio. Nemmeno gli oltre 1000 chilometri che lo separavano dalla meta sono riusciti a farlo desistere dal partecipare al concerto! E, a quanto pare, ne è rimasto davvero entusiasta. Corro ad informare anche gli altri miei “compagni di viaggio”, perché anche loro possano provare la stessa gioia che ho provato io nel leggere questa e le altre mail che ho ricevuto nelle ore successive.
L’iniziativa di invitare i The Sun a Sondrio, con l’intento di far conoscere la musica e la testimonianza della band a quante più persone possibili, è nata dal desiderio del nostro gruppo giovani dell’Officina del Sole, capitanato dal capozona Saverio Borghi, in collaborazione con l’Istituto Salesiano e l’Oratorio San Rocco di Sondrio. A stimolare la realizzazione dell’evento, l’aver constatato di persona la bontà e la portata del messaggio dei The Sun, espressione di valori importanti e fonte di ispirazione positiva per le nuove generazioni. Ed è soprattutto a queste che abbiamo voluto rivolgere l’invito, affinché potessero scoprire attraverso la musica, il loro canale di comunicazione privilegiato, che è possibile abbandonare il timore di parlare di Dio. Non solo: ci è sembrato che potesse costituire un valore aggiunto il fatto che l’esperienza vissuta dai The Sun nascesse in seno ad un legame di amicizia più che ventennale. Facendo conoscere la loro storia, volevamo trasmettere ai giovani un messaggio importante, ossia che è possibile coltivare legami di amicizia profondi, all’interno dei quali condividere anche il proprio cammino di fede.
Essendo a conoscenza delle difficoltà logistiche che avrebbero potuto incontrare quanti desideravano partecipare al concerto, soprattutto coloro provenienti da molto lontano, si è deciso di mettere a disposizione per il pernottamento tra il 30 settembre e giorno 1 ottobre alcune aree interne dell’Oratorio Salesiano San Rocco di Sondrio.
Così, grazie anche alla collaborazione di Fondazione Opera Don Bosco, Associazione Pro Valtellina, Banca Popolare di Sondrio, BCC e Comune di Sondrio, siamo riusciti a concretizzare questo nostro umile sogno.
Sabato 30 settembre centinaia di Spiriti del Sole si sono riversati in piazza Garibaldi, a partire dal tardo pomeriggio, per ballare e cantare insieme ai The Sun o, semplicemente, per conoscerli. Giovani, famiglie e gruppi, provenienti dalle più disparate zone della Valtellina, dalla Diocesi di Como, da vari angoli d’Italia e da diverse parti del mondo, hanno colorato la nostra Sondrio. Affinché la serata potesse essere condivisa al meglio, si è deciso di arricchirla con altre proposte, che hanno visto la presenza di stand gastronomici e l’esibizione di alcuni cantanti locali: Lucia Capalbo, Roberto Labolani, Deborah Giumelli e il nostro mitico Saverio Borghi, che è riuscito a commuoverci con una dolcissima interpretazione di “Dolce sentire”.
A partire dalle ore 21,00, la band è riuscita a catturare l’attenzione dei presenti per oltre due ore, alternando i brani del loro repertorio alle testimonianze dei vari membri del gruppo e offrendo un esempio di veri outsiders.
La serata ha superato, senza dubbio, le nostre aspettative e la scelta di collocare l’evento nella piazza principale di Sondrio si è rivelata vincente. I The Sun sono riusciti ad attirare anche l’interesse di coloro che, per caso, si sono ritrovati a passare da lì, lasciando, così, un segno non soltanto in chi era accorso per sentirli.
La luce e l’amore che i ragazzi della band infondono attraverso le loro canzoni, come sempre, rimangono impressi indelebilmente nel cuore, anche nei giorni successivi agli eventi. Per questo e per molto altro, non ci resta che esprimere con le loro stesse parole la nostra immensa gratitudine: «Grazie per tutta la luce! Grazie per tutto l’amore!»
Francesca Franzini
Redazione.Fun
Photo Credits: Helena Schoorens