“Mi casa es tu casa”: Giornata Mondiale della Gioventù
Un viaggio che ti apre mente e cuore
La Giornata Mondiale della Gioventù, nota anche come GMG, è nata da un’intuizione di Papa Giovanni Paolo II durante il Giubileo del 1983-84, quando la celebrazione dedicata alla gioventù, nella Domenica delle Palme, raccolse a Roma giovani di tutto il mondo.
Nel 1985 venne organizzato un nuovo incontro, sempre in occasione della Domenica delle Palme, che a San Pietro registrò la partecipazione di tantissimi giovani. Da quell’evento, il Papa istituì la GMG con cadenza annuale nelle diocesi e ogni due o tre anni a livello internazionale.
In questi 34 anni la GMG ha toccato tanti paesi e continenti diversi: da Buenos Aires a Santiago de Compostela; da Czestochowa a Denver; da Manila a Parigi e Roma; da Toronto a Colonia e Sydney; da Rio de Janeiro a Cracovia, fino ad arrivare a Panama. La prossima GMG si terrà a Lisbona nel 2022.
La finalità principale, secondo la definizione di Giovanni Paolo II, è quella di “riportare al centro della fede e della vita di ogni giovane la persona di Gesù”. Inoltre, i giovani sono chiamati “a farsi pellegrini sulle strade del mondo”.
Le GMG diventano, quindi, per i giovani importanti occasioni per ritrovarsi insieme, per interrogarsi, per fare esperienza della Chiesa Universale e della bellezza di poter condividere la propria fede con ragazzi provenienti da tutto il mondo.
Di seguito, la testimonianza di Sara, uno Spirito del Sole che ha partecipato all’ultima GMG. Buona lettura!
La Giornata Mondiale della Gioventù, che raccoglie giovani cristiani provenienti da ogni angolo del mondo, è una magnifica esperienza di condivisione. Quest’anno la GMG si è tenuta a Panama dal 22 al 27 gennaio. Il mio viaggio è iniziato una settimana prima, poiché ai pellegrini viene data la possibilità di compiere un gemellaggio per conoscere la cultura del Paese che ospita l’evento. Siamo partiti da Malpensa la mattina del 16 gennaio in 29 lombardi e, dopo un lungo viaggio, alle ore 01,30 di notte (ora panamense, 06,30 in Italia) siamo stati accolti in un piccolo paesino di campagna della Diocesi di Citré, Macaracas. Fin da subito, ci siamo resi conto che il nostro arrivo era stato atteso con molto entusiasmo e preparato a lungo. Infatti, nonostante l’ora, siamo stati accolti dall’intero paese in festa, con tanto di banda e fuochi d’artificio. Ognuno di noi è stato destinato a una famiglia diversa. Tutti molto ospitali e gentili, fin dal primo momento ci hanno fatto sentire parte integrante della famiglia. Il giorno successivo ci hanno raggiunto, per il gemellaggio, 13 ragazzi della Puglia e 8 ragazzi della Birmania. Durante questa prima settimana abbiamo condiviso il nostro tempo con i giovani di Macaracas, abbiamo conosciuto le loro usanze e gustato la loro semplicità. È un paesino abbastanza povero, dove molte delle cose che noi diamo per scontate, come acqua calda o lavatrice, in realtà non lo sono per niente. Ma queste piccole mancanze sono state ampiamente compensate dalla solarità e dalla solidarietà della gente, che ci ha sempre fatto sentire parte integrante della comunità.
Nella giornata di Sabato, “Giorno della Diocesi”, insieme a tutti i pellegrini ci siamo recati a Chitré, dove siamo stati accolti dall’intera diocesi per una giornata di festa. La mattina abbiamo condiviso la Santa Messa, mentre nel pomeriggio ogni parrocchia ospitante ha sfilato per le vie della città, mostrandoci cultura e usanze della gente panamense, in una parata con maschere, carri e abiti tipici, che non ha nulla da invidiare al Carnevale di Viareggio.
Il Lunedì ci siamo trasferiti nella città di Panama per partecipare agli eventi centrali della GMG e, anche qui, siamo stati accolti dalle nuove famiglie con lo stesso grandissimo entusiasmo e la stessa infinità disponibilità.
Due momenti principali hanno scandito le varie giornate: la mattina, tutti gli Italiani e i pellegrini di lingua italiana ci siamo ritrovati presso la parrocchia di Nostra Signora di Guadalupe per seguire le catechesi tenute dai vescovi, ricche di spunti per rileggere la nostra storia alla luce della Parola di Dio. Questi momenti sono stati seguiti dalla Celebrazione Eucaristica presieduta dal Cardinal Bassetti.
I pomeriggi, invece sono stati caratterizzati dagli eventi tenutisi presso il Campus Santa Maria la Antigua, lungo la Cinta Costera, partendo dalla messa di apertura celebrata dal Vescovo di Panama, che ci ha ricordato come la Fede sia un balsamo per tutti coloro che vivono senza speranza.
Il Giovedì c’è stata l’accoglienza a Papa Francesco, che ci ha elogiato sottolineando come, partecipando a questi eventi, diventiamo “costruttori di ponti e non di muri”.
Il Venerdì è stato il giorno del ricordo della Passione, con la celebrazione della Via Crucis.
Il Sabato e la Domenica, cuore della Giornata Mondiale della Gioventù, circa 800 giovani provenienti da diversi Paesi si sono riuniti al Campus San Giovanni Paolo II, presso il Metro Park, per la veglia e la Celebrazione Eucaristica domenicale. Papa Francesco ha ribadito l’importanza delle radici (educazione, lavoro, famiglia e comunità) per una buona crescita dei ragazzi, ricordando lo sguardo d’amore che aveva San Giovanni Bosco; ha sottolineato che i giovani non sono il futuro, bensì l’oggi di Dio. Sono portatori di una promessa.
Gli ultimi tre giorni sono stati, invece, dedicati alla visita di luoghi caratteristici dello stato di Panama, tra cui il Canale e le spiagge vulcaniche sull’oceano.
La GMG è sempre un evento molto particolare e arricchente, che smuove dentro quanti vi partecipano. Da questa esperienza siamo tornati a casa con un grandissimo bagaglio di nuove conoscenze, con tante nuove persone nel cuore e con una nuova cultura, di cui per due settimane abbiamo fatto parte.
Le parole dei Vescovi e del Papa, che ci portiamo dentro, sono un impulso per ricominciare con una spinta in più la vita quotidiana, con un piglio diverso e con una maggiore attenzione alla Parola.
I The Sun alla GMG
Ho avuto la grande fortuna di conoscere i The Sun ormai quattro anni fa, grazie ad un passaparola in oratorio. Dopo aver partecipato in gruppo ad un concerto nella zona, è stato un crescendo che continua tuttora: mi sono veramente innamorata dei testi delle loro canzoni e della testimonianza che portano.
Già a Cracovia, nel 2016, avevo partecipato alla GMG e avevo avuto la possibilità di partecipare al loro concerto, che definirei unico sia per la presenza di persone provenienti da ogni angolo dell’Italia che per la presenza di tanti ragazzi stranieri. Una piazza gremita di persone che cantavano le loro canzoni con grande entusiasmo e che condividevano un’esperienza unica.
A Panama, oltre ad assistere alle loro comparse agli eventi ufficiali sia alla Cinta Costera che al Metro Park, sono riuscita anche ad andare ad entrambi i set elettrici sui palchi del Festival della Gioventù. Sono stati due eventi molto particolari, sicuramente diversi da quelli a cui sono abituata: gli italiani alla GMG erano pochi e il fatto che i The Sun abbiano inserito in scaletta canzoni in spagnolo ha dato la possibilità di comprendere la loro testimonianza anche ai pellegrini di lingua spagnola, in particolare a quelli dell’America Centro-Meridionale, che rappresentavano una buona parte dei giovani accorsi alla Giornata Mondiale della Gioventù.
Sono stati davvero momenti belli, poiché si è creata grande condivisione anche con ragazzi di altre lingue: è stato bello vederli con gli occhi lucidi grazie alla possibilità di comprendere il messaggio contenuto nei testi delle canzoni. Per me è stato un orgoglio essere lì sotto il palco a cantare a squarciagola e vedere l’ammirazione di questi ragazzi, che scoprivano per la prima volta i The Sun e chiedevano informazioni su di loro.
La loro testimonianza, come detto da una ragazza del Costa Rica che ha manifestato il desiderio di poterli ascoltare prossimamente nelle sue zone, è stata una benedizione per questa GMG.
Un’esperienza indimenticabile che la presenza dei The Sun ha reso ancora più bella ed entusiasmante.
Sara Francesca Acerbis
Photo Credits: Sara Francesca Acerbis
Redazione.Fun