Il Vangelo di oggi: Luca 22,14-30 & Giovanni 13, 1-15
RIFLESSIONE
Ci troviamo a rivivere gli ultimi giorni della vita terrena di Gesù. Possiamo immaginare la gioia, l’aspettativa, l’euforia dei suoi discepoli e amici; stanno festeggiando la Pasqua e sono insieme al loro maestro in una bella sala preparata per l’occasione. Nessuno di loro, tranne Giuda, immagina quello che di lì a poche ore succederà.
Ma Gesù sì, lui sa bene che questa cena sarà l’ultima occasione che passerà con i suoi amici, e sembra quasi che provi compassione per la loro felice ingenuità. “Ho tanto desiderato mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia passione, perché io vi dico: non la mangerò più, finché essa non si compia nel regno di Dio”. E in questo momento, lascia a loro e a noi alcuni segni, perché possiamo sentirlo e averlo sempre accanto a noi.
Gesti forti e intensi: l’istituzione dell’eucaristia e la lavanda dei piedi.
Gesù nell’ultima cena prende del pane, rende grazie, lo spezza e lo dà ai suoi discepoli e lo stesso fa con il calice di vino. Questo memoriale che affida a loro e a noi ci permette di entrare in una “nuova alleanza” con Dio Padre; un’alleanza che si basa sul corpo e sangue di Cristo donato per noi. E che si basa sulla logica della gratuità, del dono di sé a favore degli altri, un dono che deriva dall’Amore.
Questo è il comandamento più grande che Gesù ci sta lasciando. Un comandamento che stravolge i punti di vista sia duemila anni fa che ai giorni nostri, e che però ha bisogno di ripetersi incessantemente. Un Amore che non conosce genere, etnia, colore della pelle, giusto o peccatore; che non guarda in faccia nessuno ma opera indistintamente. È Lui stesso, il Signore, che per primo si dona. È Gesù che sta facendo il primo passo verso di noi lasciandoci questo grande messaggio. Ora è nostra responsabilità custodire tale tesoro perché solo così, mettendoci al servizio dei nostri fratelli e facendo della nostra vita un dono per l’altro, che possiamo testimoniare quanto grande sia la gioia che nasce dall’incontro con Lui e dall’essere toccati con mano e accompagnati nel cammino di questa nostra vita terrena. Possiamo fin da subito iniziare a fare la nostra parte profumando la vita di chi ci sta a fianco testimoniando l’Amore infinito, aiutando gli altri a portare le loro difficoltà, condividendo un pezzo di pane e lodando Dio per quanto di grande ha fatto e fa per ognuno di noi.
GESTO
Il Signore Gesù è venuto sulla terra per indicarci la Via che conduce all’Amore vero: la gratitudine; quando noi agiamo per gratitudine non abbiamo un secondo fine ma sappiamo riconoscere i piccoli e i grandi doni di Dio per noi. Per ricordare come Gesù abbia ringraziato il Padre prima di spezzare il pane, istituendo l’Eucaristia, e condividendolo con i dodici apostoli, vi proponiamo oggi questo piccolo gesto da poter concretizzare nelle nostre case:
- Seduti intorno alla tavola, con la famiglia o un amico invitato per l’occasione, condividiamo a turno un motivo per cui essere grati in questa giornata che sta giungendo al termine.
- Quindi “spezziamo il pane” e dividiamolo tra tutti i commensali.
- In alternativa, si può condividere quello che si è preparato per la cena con i vicini di casa o con qualcuno che sappiamo averne bisogno, sempre portando un motivo di ringraziamento.
- Al termine della cena, possiamo utilizzare questa preghiera:
Dio di Provvidenza infinita,
ti ringraziamo per i doni che ci hai fatto attraverso i nostri fratelli.
Tu che con il tuo sacrificio hai infuso nuova forza nella nostra vita,
fa che il tuo esempio ci renda portatori di quell’amore con la “A” maiuscola
che ci mette a servizio con gratitudine nelle situazioni e nelle relazioni
che Tu stesso ci hai affidato.
Amen
PROPOSTA DI ASCOLTO
Per i più volenterosi lasciamo anche la ricetta per cucinare il vostro Pane.
PANE AZZIMO
Ingredienti:
250 g di farina tipo O
130 g circa di acqua
Procedimento:
- In una ciotola, setacciate la farina.
- Versate a filo l’acqua nella farina e iniziate ad amalgamare a mano o con un cucchiaio di legno gli ingredienti per 2-3 minuti.
- Proseguite ad impastare su una spianatoia ripiegando su se stesso l’impasto per altri 2-3 minuti. Dovete ottenere un panetto liscio ed elastico.
- Stendete l’impasto con il mattarello per realizzare un pane di circa 20/22 cm di diametro e circa 0,5 cm di spessore (più sottile è meglio è!).
- Con l’aiuto di un coltello, incidete i segni sul pane come in foto.
I segni: Il cerchio è simbolo dell’amore infinito di Dio. Le croci rappresentano le dodici tribù di Israele. Al centro, la croce di Cristo che è venuto a liberarci dal peccato e dalla morte. - Se non vengono riprodotti i segni, bucherellare con una forchetta tutta la superficie del pane
- Cuocere in forno preriscaldato a 200 gradi per 15 minuti circa dopo aver disposto il pane su una teglia ricoperta con della carta forno.
Il pane rimane di un colore chiaro, è necessario girarlo durante la cottura.
NB: il pane azzimo originale non prevede il sale, ma se volete dargli un po’ di sapore in più potete aggiungerne qualche pizzico nell’impasto.
A cura di Laboratorio “OdS Incontri” e Laboratorio “OdS Grafica & Creatività”.