“Parla al tuo cuore” con le canzoni dei The Sun
Ho scoperto i The Sun ad Agosto 2014. Le mie figlie erano di ritorno da un campo scout e la colonna sonora di questo campo era stata Onda perfetta.
Ben consapevoli della mia passione per la musica e, in particolar modo, di quella per la musica rock, mi dissero: «Babbo devi assolutamente sentire questo gruppo! E’ veramente forte!»
Ascoltando la canzone mi resi conto che avevano ragione: quel pezzo era veramente forte! E, così, iniziai a seguire i The Sun e acquistai il loro (a quel tempo) ultimo CD LUCE.
La mia passione per il gruppo è stata, innanzitutto, una passione musicale. Amavo la loro musica e i loro testi. Come poi succede in questi casi, mi sono informato sulla loro storia, su chi fossero e ho scoperto il loro bellissimo percorso, segnato dalla scoperta di Gesù e del Vangelo.
Faccio parte di un gruppo famiglie (Gruppo Famiglie “Cascina Vecchia”) della parrocchia di S. Lorenzo e S. Giovanni Battista di San Giovanni Valdarno: assieme ad altri componenti del gruppo, dovevo occuparmi di approntare una preghiera in preparazione del Natale 2015. A tal fine, avevamo scelto come temi da trattare la pace, il rispetto e l’integrazione tra le varie religioni. Nel frattempo, avevo acquistato Cuore Aperto, l’ultimo CD dei The Sun: Le case di Mosul venne scelto come brano musicale da inserire all’interno della preghiera. Tutti erano rimasti affascinati da questo pezzo: mi venne, perciò, in mente che nell’edizione di “Parla al tuo cuore – Quaresima 2016” (www.parlaltuocuore.it) sarebbe stato bello invitare la band a suonare e a portare la loro testimonianza qui da noi.
Tutti erano entusiasti della proposta, nonostante apparisse un po’ complicato riuscire a metterla in pratica. Al nostro sacerdote (Don Luigi) l’idea piacque molto e mi disse di provare. Dopo aver preso contatti con Michele, iniziò il lavoro per arrivare alla definizione della serata.
A metà gennaio tutto si concretizzò: i The Sun sarebbero stati da noi il 12 Marzo con il loro “Concerto acustico con testimonianza”!
Ero gasato, ma anche preoccupato. Con “Parla al tuo cuore” avevamo organizzato eventi di un certo livello, ma questo era decisamente particolare e avevo paura di non riuscire: non mi ero mai occupato dell’organizzazione di un concerto!
Mettemmo in distribuzione i biglietti il 15 Febbraio: in due giorni erano esauriti, il concerto era sold-out.
Ma arriviamo al 12 Marzo: tutto era pronto. Il teatro era stato preparato, lo staff impegnato in cucina era al lavoro e così ogni altro staff (distribuzione dei biglietti prenotati, servizio d’ordine, carico e scarico…): alle ore 9,00 una telefonata del tecnico mi avvisava di un guasto al camion e dell’impossibilità di arrivare all’orario previsto.
Arrivo alle 16,30: in sole 4 ore e mezza dovevamo scaricare e montare tutto. Allora, ho chiamato a raccolta tutti i “Cascinini” (cioè i componenti del gruppo famiglia), che sono arrivati in massa insieme ad altri volontari reclutati in Oratorio o tra i giovani dei gruppi parrocchiali e degli Scout.
È stato un pomeriggio di puro batticuore, ma alle ore 21,00, sebbene con ritardo rispetto al previsto, abbiamo aperto le porte e fatto entrare le persone, in attesa da parecchio tempo.
Il concerto ha avuto inizio dopo le 21,30 ed è finito alle 00,30 con la gente in piedi sotto il palco che ballava e cantava le bellissime canzoni della band.
È stata una serata veramente indimenticabile: i ragazzi hanno alternato i racconti delle loro storie alle canzoni, in un crescendo di coinvolgimento.
Ho letto il libro di Francesco, ma sentire le storie dai diretti interessati in versione ironica e in alcuni momenti anche giocosa, è stata un’altra cosa.
Alla fine, verso l’una, i ragazzi della band sono usciti per intrattenersi con le tantissime persone rimaste ad aspettarli e hanno avuto un parola ed un sorriso per tutti. Così, tra selfie, foto ricordo e conversazioni, si son fatte le 3:00. Il camion era stato caricato e tutti siamo andati a letto dando appuntamento ai ragazzi del gruppo, a Michele e Silvia al giorno dopo per partecipare alla S. Messa presso il Santuario Mariano della Basilica delle Grazie di S. Giovanni Valdarno.
La due giorni dei The Sun a San Giovanni Valdarno si è poi conclusa con la visita al Museo della Basilica di San Giovanni Valdarno, dove i ragazzi hanno potuto ammirare le belle opere ivi esposte e, soprattutto, la bellissima Annunciazione del Beato Angelico.
Sono stati due giorni davvero incredibili, intensi, pieni di gioie e di spunti concreti per noi e per i tanti ragazzi presenti allo spettacolo. Ancora oggi, dopo due giorni dall’evento ricevo messaggi di persone che erano presenti e che mi confermano la gioia che hanno provato.
Grazie ragazzi, la vostra storia, la vostra musica e il vostro modo di essere ci hanno dato molto slancio.
Ora la strada è un po’ meno in salita
Aldo Bizzarri