Riviviamo Un Invito Poi Un Viaggio 2016 – Sabato 2 aprile
Ci sono sogni che danno immagini sfumate e sogni che una volta aperti gli occhi ti danno la certezza di essere concreti. Così è iniziato il nostro viaggio, un Invito del Signore a cambiare rotta. La prima gioia: in avanscoperta familiare, solo noi, nella luce del crepuscolo, presso una fontana: quella di Maria a Nazareth. (Chiara Del Menico)
Che emozione conoscere tutti quegli spiriti del sole, nonostante venissimo da diverse regioni, c’era un legame invisibile che ci univa. Eravamo tutti pronti per quel viaggio che abbiamo (almeno io) tanto atteso. (Elisa Festa)
Gioia immensa di accogliere “a casa propria” amici conosciuti e non; calore indescrivibile nel percepire che tutti gli spiriti del sole stavano dentro lo spazio del mio cuore; meraviglia nel vedere che nessuno se ne andava da quello spazio; il viaggio poteva iniziare a cuore aperto. (Suor Donatella Lessio)
All’arrivo in aeroporto a Tel Aviv, mentre aspettavamo le valigie, abbiamo iniziato a cantare diverse canzoni con Don Danilo e la sua chitarra, tra le quali “Betlemme” e l’inno del viaggio “Come un prodigio” in quel momento ho realizzato tutta la bellezza del viaggio che mi aspettava. (Mauro Rossetti)
Verona: non conosco proprio nessuno. Sola con una storia vera dentro un libro, e le canzoni di una storia. Ma Qualcuno mi ha fortemente spinta qui, questo è il mio viaggio. Mi sento come Francesco a quel mitico primo incontro inviato dalla mamma … ma ecco il primo sorriso: Lemma! è proprio una storia vera! (Beatrice Brambilla)
Pellegrini in partenza. Intorno a me vedo visi dolci e amichevoli. Ringrazio per questo viaggio. Arrivo a Nazareth, sento il cuore battere forte. (Silvia Andreoli)
Sveglia ore 5, dopo poche ore di sonno. Milano-Verona in macchina, il viaggio scorre tranquillo perché mi accompagna il mio papà, lo abbraccio in aeroporto “Divertiti, fai la brava” mi dice. Porto quell’abbraccio con me. Ma ora sono da sola, cosa diavolo ci faccio qui? (Giorgia Veneziano)
Partenza tra disagio e speranza. Il disagio di chi parte da sola e, trovandosi tra perfetti sconosciuti, non può fare a meno di chiedersi “cosa accidenti ci faccio io qui?” e la speranza che nasce nell’attimo in cui sull’etichetta della valigia scrivi ‘Nazareth’ e ti sorprendi a pensare che stai per andare a casa di Gesù. (Ilaria Coledan)
I volti, i sorrisi, le strette di mano, raccontare in dieci parole chi sei e cosa fai nella vita. C’è allegria, c’è emozione: ognuno ha un’aspettativa diversa, ma queste ci uniscono e ci rendono gruppo… Soprattutto nel momento in cui, in aeroporto o in albergo, Don Danilo imbraccia la chitarra e inizia a suonare! (Sarah Libanore)
Si parte! Giornata intera dedicata al viaggio. Incontro tra pellegrini. Prime conoscenze. Scambio di saluti, abbracci, sorrisi e risate. Si crea già “il gruppo” :). (Roberta Crespi)
Con una grande emozione mista a commozione ho sentito l’aereo urtare il suolo Israeliano…e a quel punto ho pensato: <<Ci siamo! Inizia il ‘viaggio della vita’!>>, con ancora in mente le parole della canzone che una ragazza mi aveva appena fatto ascoltare: “Non c’è morte, se Tu sei con me” (La via di Damasco, The Sun). (Lorena Biondi)
Il rivedere e riabbracciare tanti volti con i quali avevo intrapreso il primo Un Invito Poi Un Viaggio, tanti volti incontrati ai concerti e tanti volti nuovi mai visti, ma tutti uniti sotto un unico Spirito, quello di attraversare il percorso che ha cambiato la Storia di ciascuno di noi. (Meris Angelini)
Si parte! Ciò che mi ha colpito maggiormente di questa prima giornata, è stata certamente la grande attesa di un sogno che, finalmente, si stava realizzando! Il viaggio di andata, con l’incontro di Suor Donatella, Abuna Mario e i The Sun: a #cuoreaperto! (Cristiana Moretti)
Emozioni zero, ero preparata ma di viso conoscevo pochi o nulla. E’ stato bello. Stupore! (Chiara Rossini)
Il momento più emozionante è stato il decollo. Un po’ perché erano anni che non prendevo un aereo e non sapevo che reazione avrei avuto, ma soprattutto perché in quel momento ho davvero realizzato che stavo partendo per la Terra Santa, che si stava avverando un grande sogno che avevo nel Cuore. (Luca Zazzera)
Nonostante le continue rassicurazioni, il viaggio di andata è stato contraddistinto da un leggera paura. Paura di partire per un viaggio pericoloso in una Terra animata da una guerra continua… Finché non siamo arrivati a Nazareth, dove tutto si rivelato essere tranquillo e sicuro. (Matteo Fornari)
Sono arrivata all’aeroporto sapendo molto poco del viaggio e conoscendo due persone su centottanta, ma il gruppo “pullman rosso” è diventato subito un riferimento. La prima impressione della Galilea vista dal bus…una terra verde, rilassante allo sguardo. (Franca Viarengo)
Tante domande, quante domande…come sarà? Cosa mi aspetta? E le emozioni e sensazioni che si sovrastano tra di loro come per ogni attesa che si rispetti…e poi l’accoglienza in aeroporto da parte di ogni singola persona che comincia a caricarti il cuore di Luce e Gioia!! (Saverio Borghi)
Arrivare all’aeroporto di Verona ed essere ancora incredula…. Sto partendo per un pellegrinaggio che mi aiuterà a compiere dei cambiamenti nella mia vita. Sbarcare a Tel Aviv, insieme ai miei compagni di “avventura”… L’incredulità è sparita… ora sono in Viaggio. Arrivare a Nazareth là dove tutto ebbe inizio… (Giorgia Veneri)
‘In fondo tanto sai che non ti lascerai scappare un’avventura tale!’: ogni esperienza porta con sé qualcosa di nuovo, qualcosa da dare in più alla tua vita. Non conoscevo nessuno o quasi, ma ero pronta a tutto quello che questo viaggio avrebbe potuto/voluto regalarmi. Affidarsi, la parola chiave. (Eleonora Gentili)
Un insieme di emozioni ritornano alla memoria: l’agitazione e l’incredulità. L’incredulità mi ha accompagnato durante tutto il viaggio in aereo, ma si è manifestata soprattutto nell’arrivo a Nazareth. Non credevo di essere nel luogo dove è vissuto Gesù e stento a crederci ancora adesso. (Gloria Ballini) Che emozione scoprire di essere nel pullman verde anche questa volta, dopo due anni. E che gioia passare i controlli così velocemente e senza nessuna domanda… proprio un buon inizio! (Luca Echerle)
Sveglia ore 4.15! Il viaggio ha inizio. Dall’emozione sono riuscita ad arrivare all’aeroporto di Fiumicino, insieme alla mia amica Francesca, senza caffè! Un aggettivo per il mio stato d’animo? FELICE! Avrei conosciuto i miei compagni di viaggio. Finalmente UIPUV 2016 si concretizza! (Daniela Vitale)
«Ora che sei qui con me sulla strada del sole, sei così vera che mi fai sognare.» La strada del Sole, The Sun (Alice Cordenos)
Le emozioni della partenza sono state contrastanti dalla felicità assoluta per il viaggio al terrore per gli eventuali controlli (anche se le nostre brave responsabili ci avevano ben istruiti a riguardo). Il tutto si è risolto con tanti sorrisi e qualche sospiro di sollievo. (Luisa Pierantoni e Andrea Tollardo) Condividere già dalla sera precedente, pensieri e risate…partire senza immaginare cosa sto per vivere, nel frattempo inizio a condividere tanti sorrisi e abbracci. (Rita Covre)
Arrivare in aeroporto a Verona e ricevere un abbraccio da una persona che non pensavi mai ti desse e che poi si è rivelata una delle persone che ha segnato il mio viaggio con le sue parole… Gratitudine! (Elena Basso)
Dopo una lunga attesa durata mesi, finalmente ci siamo! Non sto più nella pelle. Il ritrovo è all’aeroporto di Verona alle 7.00, io e i miei amici partiamo da Firenze alle 4.00. Dormo si è no 2 ore, proprio perchè mi costringo. Finalmente presto sarò là dove tutto ha avuto inizio. (Chiara Fornari)
Alla partenza avevo molte preoccupazioni e dubbi che sono spariti man mano che ci avvicinavamo a Nazareth. Dopo cena e dopo i vari discorsi di benvenuto (tenuti dal presidente Folezzani, da Francesco Lorenzi e dal vescovo Sigalini), con alcuni ragazzi ci siamo messi a cantare accompagnati alla chitarra da don Danilo.
(Beatrice Borgo)
In Terra Santa? Ioo? Cioè ma mi vedi? In mezzo a sconosciuti che andranno in chiesa minimo ogni domenica… Che cacchio mi son iscritto a fare? Due secondi dopo avervi visto in aeroporto invece… Stupore! Era una figata pazzesca! E chi se lo immaginava!!?… oh… Cheffffigata di viaggio! 🙂 (Alberto Rettondini)
Avevo ricevuto un Invito. Mi sono fidata ad occhi chiusi nonostante non conoscessi nessuno e non mi sentissi all’altezza di un “viaggio così importante”. Questo primo pensiero va a tutti voi, persone speciali, che mi avete dato questa possibilità con un’organizzazione impeccabile ed un “Amore travolgente”. Grazie! (Francesca Sergioni)
L’emozione di sdraiarsi nel letto dopo una lunga giornata di viaggio, chiudere gli occhi e con il sorriso in volto pensare “finalmente sono qui, sono a Nazareth! Sono davvero arrivata! Nonostante tutto e tutti, ce l’ho fatta! (Cristina Gamba)
Pronti partenza via. Si va per mari e monti partenza via. Qui siamo tutti pronti. (Anita Bonato)
Un invito arrivato per caso, l’indecisione e la paura di accoglierlo, i tanti ma e i se, la grande spinta a dire il mio piccolo sì a questo viaggio. Così è iniziata la mia avventura e, il 2 aprile, ho ricevuto il benvenuto, in un clima di festa, da ragazzi gioiosi con la voglia di mettersi in gioco e dalla Terra dove tutto è iniziato. (Federica Dissegna)
Inizia il viaggio tanto atteso, ma che sembrava così lontano quando io e Save abbiamo deciso di farne parte… e invece eccoci qui, in aeroporto, pronti a partire! Saluti, abbracci, sorrisi, un po’ di tensione pre partenza… ed eccoci già a Tel Aviv, già a Nazareth, già nella Sua Terra… (Stefania Gianatti)
Il punto di partenza per affrontare qualsiasi viaggio è avere la mente libera da pregiudizi. In questo caso è richiesto, a ragione, anche di avere un cuore aperto. È così che mi sento ora, con il cuore libero, grata per essere qui, disponibile ad accogliere quello che accadrà, in sintonia con tutto ciò che mi circonda. (Francesca Leoni)
Quante facce da conoscere, quanti sguardi da scrutare. Paura, mista a curiosità e a gioia. Un’avventura strana, nuova, ma in cui mi voglio buttare a capofitto. Chissà se tornerò come son partito, chissà se sarò lo stesso… Nessuna aspettativa, voglio proprio vedere cosa (s)combina da lassù. (Samuele Buson)
Passaporti, valigie, aeroporto, ma quanta gente! L’aereo decolla ma questa volta non sono solo con il mio portatile ed i miei powerpoint. Ho Emanuela e Federico vicino. Vedremo, comunque vada è stato un viaggio tanto desiderato. (Giovanni Martinelli)
Mattina della partenza, sensazione di fare un salto nel vuoto, senza conoscere nessuno dei compagni di viaggio. Arrivo a Nazareth, dove tutto ha avuto inizio, e io “mi sento come se aspettassi qualcosa, tu chiamala svolta”. (Laura Masiero)
Partire per questo viaggio ha destato in me tantissima curiosità, voglia di vedere, assaporare e toccare finalmente con mano quei posti dei quali si è sempre e solo sentito parlare: era quasi incredibile, “sto veramente partendo per la Terra Santa… Quanti volti nuovi e pieni di gioia!!!” (Melinda Dalla Libera)
Nonostante la partenza al cardiopalma, con il passaporto e la testa dimenticati a casa, sono arrivata a Nazareth con il cuore colmo di gioia, ho sentito di essere tornata a casa, dopo cinque lunghi anni di assenza, e nulla era cambiato: l’aria che respiravo aveva ancora quel buon sapore, sapore di Amore! (Aurora Pagliocca)
Quanta gente! Quanti visi, espressioni, accenti, ma solo due conoscenze. Coraggio! Ho accettato l’invito a partire da sola, con l’intento di conoscere nuove vite! E allora buon viaggio, anzi buon cammino Laura! Spalanco il cuore pronto ad accogliere tutto ciò che vivrò e tutto sarà dono! (Laura Bovenga)
…ci siamo…aeroporto…ma non conosciamo nessuno…eppure…non abbiamo neanche il tempo di sentirci soli… in un attimo amici con tutti, si respira e si percepisce gioia…e un sentirci in famiglia… (Emanuela Fiorelli)
La nostra giornata è cominciata ieri pomeriggio con il viaggio da Lisbona a Roma senza che conoscessimo nessuno. Un salto nel buio…. ma la fiducia che torneremo a casa più ricche spiritualmente. Paura dello sconosciuto e fede nella vita così comincia il viaggio della nostra vita!!!! (Maria Manuela Cerca Neves Alves e De Seabra Santos Maria De Lurdes)
Ho sentito subito che la scelta di fare questo viaggio era giusta, perché quando siamo arrivati a Tel Aviv ho visto che abbiamo iniziato a cantare in attesa dei bagagli !!! (Roberto Rossi)
L’incontro in aeroporto a Verona alle 07:00 del mattino…tra il sonno e l’emozione di quanto stava per iniziare…gli abbracci ed i saluti con Spiriti del Sole conosciuti e lo scambio di sguardi con i numerosi volti mai visti prima (quanti erano!) …tutti pieni di gioia e gratitudine per l’imminente partenza. (Katia Bertorelle)
Non mi sembra ancora vero, eppure eccomi qua in partenza per la Terra Santa attratta da questi occhi luminosi e sorrisi aperti. (Giovanna De Pasquale)
La parola chiave: aerofobia. Ma il Pensiero costante che mi ha accompagnato durante il Volo: “chi non ha il Coraggio ha perso il Cuore.” Tornare a volare dopo anni: una piccola scintilla di superamento di sè… (Francesca D’Orazio) Orologio, attesa, desiderio, strada, aeroporto, saluti, occhi, sorrisi… CIELO. TERRA SANTA, io lì, per caso? No. Già scritto da sempre. (Laura Parma) Emozione. Curiosità. Palpitazioni. Dopo tre mesi dall’iscrizione era giunto il momento di amalgamare i movimenti di cuore, pancia e mente che si susseguivano incessantemente. Mi chiedevo se affrontare il viaggio con i nostri figli di 14, 10 e 1 anno fosse stata una scelta giusta: le risposte stavano arrivando… (Davide Mussoni)
L’emozione era al massimo livello già da casa, all’aeroporto non mi sembrava vero di poter essere tra i pochi fortunati che hanno potuto partecipare a questo viaggio. Mi sono chiesta molte volte come sarebbe andato, se avrei trovato amici o amiche, poi ho deciso di affidarmi. Stupore, gioia e felicità.
(Giulia Mussoni)
Arrivare ad intraprendere un viaggio così profondo non me lo sarei mai immaginato… credevo che non mi sarei spostato dall’Italia, invece eccomi nella terra di Cristo. (Nicolò Mussoni)
Quanti dubbi serba il mio cuore? Serve fiducia, coraggio e “Il Momento”. Sì, quel momento in cui in cui sei pronta a rischiarti tutto, riempire la valigia e partire. Zaino in spalla e sorrisi, tanti.
(Marta Della Torre)
Ho pensato a questo viaggio da sempre, credo che sia stato come un tornare alla Casa del Padre… un po’ come la Figliola prodiga, che dopo aver sperperato tutti i doni che Lui mi aveva grandemente elargito, con la consapevolezza di essere sempre stata Amata per prima… eccomi qui Papà… Abbà… e Lui è lì con le braccia spalancate… (Filomena Bartolotta)
Il viaggio in Terra Santa è un’onda perfetta, un viaggio interiore e spirituale, un viaggio dentro se stessi, dentro le proprie paure, i propri sentimenti, le proprie sensazioni. Tutte queste emozioni vengono vissute in un luogo accogliente e familiare, perché quando i piedi toccano terra, quella terra, ci si sente a casa. (Mariana Bonato)
Già dal primissimo incontro, quello con Carmen, tornai a respirare il nostro folle entusiasmo. Le vecchie e nuove conoscenze iniziarono a farmi percepire la “Tenerezza” sulla pelle. A fine serata annotai tra gli appunti di viaggio: “L’Amore chiama e chiama con la sua voce (“Mi baci con i baci della sua bocca”). (Maria Chiara Lucci)
Il giorno della partenza per la Terra Santa è arrivato e all’aeroporto ci sono tanti bei volti raggianti e con tante storie da raccontare e conoscendoli ad uno ad uno realizzo che ogni persona è unica e irripetibile, ognuno è come un dono che mi viene posto accanto lungo la Strada che diventa così agevole da percorrere! (Gabriella Cortese)
Sacrifici, lotte per tornare finalmente A CASA! Tornare nella terra del Padre, dell’Amore! Un atteso ma inaspettato abbraccio all’arrivo mi accoglie ad occhi chiusi, stretta in un cuore! Subito lacrime! Grazie per i saluti, le lacrime, le confidenze di vita importanti, prenderci per mano, stretti come a non volersi staccare più! Non c’è dono più grande! (Ambra Pieroni)
Ci siamo, Verona ci accoglie tutti e si rivela la prima porta d’ingresso verso un’avventura che è destinata a metter fine al “vecchio passo” per preparare il terreno ad una nuova impronta. Lo intuivo, lo volevo, lo temevo, lo sapevo, l’ho compreso. (Martina Segatto)
E’ notte fonda e dalla finestra della mia stanza d’albergo ammiro una bellissima Nazareth incantata … non avrei mai pensato che fosse davvero come un magnifico presepe disposto su una dolce collina con tante luci colorate. Verso l’alba in lontananza riecheggia la voce che invita alla preghiera di lode al Dio di tutti! (Giannina Cortese)
A differenza di tanti altri compagni di viaggio che già da mesi avevano programmato tutto, io ho colto il segno che mi è arrivato una tiepida mattina del 23 Marzo, ho riempito quell’ultimo posto che sembrava aspettare solo me, ho fatto la valigia e mi sono tuffata in questo gruppo che ha accompagnato me e il “mio” meraviglioso viaggio. (Valentina Crema)
Pronti, partenza… via!!! Ci siamo, stiamo per arrivare nella terra in cui Lui è nato, ha amato, sofferto e pianto per noi. Le aspettative prima della partenza sono alte, ma la cosa più incredibile è che siamo qui tutti quanti per Lui… la Leggenda! (Benedetta Morosini)
Emozione forte incontrare tutte quelle persone mai viste ma tutte unite da un filo invisibile che ci faceva sentire tutti come una cosa unica e che, arrivata sera si cominciava essere già una grande famiglia (Floriana Fiorese)
Hanno collaborato a questo articolo: per la Redazione: Meris Angelini, Emanuele Conforti, Elisa Zaffaroni per il Laboratorio Foto: Sara Conte, Elena Basso, Michele Battista